FAVE E VERDURA, UN PIATTO FURBO!

FAVE E VERDURA

Definito “piatto povero” della  tradizione contadina, io, in verità, lo considero un “piatto furbo” innanzitutto perchè è ben bilanciato quanto a proteine, fibre e grassi; inoltre, è una pietanza senza stagione: in inverno, servito caldo con i crostini di pane, è il classico comfort food; in estate, accompagnato da vari contorni, come patate lesse, peperoni fritti, melanzane arrostite e pomodori, costituisce un ottimo piatto unico. Furbo, direi!

INGREDIENTI:

  • 200 gr di Fave bianche secche;
  • 1 kg di Verdura tipo cicoria;
  • Tanto amore.

PROCEDIMENTO

Mettere in ammollo le fave per 8 ore. Sciacquarle sotto l’acqua corrente, sistemarle in una pentola capiente, coprirle con l’acqua necessaria che superi di almeno quattro dita il livello dei legumi e avviare la cottura. Nella fase iniziale e fino al bollore, le fave creano, in superficie, una schiuma bianca, da togliere con l’aiuto di un colino. A questo punto, abbassare la fiamma e continuare la cottura per almeno un’ora; aggiungere altra acqua, se necessario. Le fave sono cotte quando si disfano completamente. Aggiustare di sale.

Nel frattempo, mondare la verdura e farla lessare in abbondante acqua salata.

Comporre il piatto mettendo in una metà il purè di fave e nell’altra la verdura. Irrorare con un giro di olio e servire ben calde.

NOTE:

  • Con questa dose si ottengono 4 porzioni;
  • La tradizione pugliese prescrive che si arrivi ad ottenere un purè lavorando le fave con il tipico cucchiaio di legno piatto, sbattendole fino a raggiungere una consistenza cremosa. Oggigiorno, in verità, in barba ai dettami della tradizione, con il frullatore ad immersione si ottiene un ottimo risultato e si risparmiano tempo e fatica!
  • Il purè di fave si sposa bene con il sapore amarognolo della cicoria, ma è possibile cambiare il tipo di verdura secondo la stagione;
  • Nel periodo di settembre, quando l’uva nera è giunta a maturazione ed è dolce come lo zucchero, fave e verdura si mangiano accompagnate da questo frutto: ti assicuro, un’esperienza da vivere!

Spero che questa ricetta ti sia piaciuta tanto da spingerti a replicarla. Qualora lo facessi, ricorda di taggarmi su Instagram con #lapulcenellorecchio.

 

 

 

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