PANE DI SEGALE E MIX DI SEMI
La farina di segale non rientra nella tradizione della mia regione: lì il pane è quello alto, alveolato e con la mollica sofficissima.
Ma quando una coinquilina mi fece assaggiare per la prima volta “il pane nero”, pensai che fosse stato un gran peccato non averlo scoperto prima!
Certo, la carica emotiva che porta con sè il pane pugliese non ha pari, ma le colazioni con la nocciolata ed il pane di segale sono il lasciapassare per il buonumore!
INGREDIENTI:
- 300 gr di farina di Segale;
- 200 di farina Margherito;
- 4 gr di Lievito di birra;
- 305 ml di Acqua;
- 1 cucchiaino di Sale;
- Mix di semi (fiocchi di farro, semi di zucca e girasole);
- Tanto Amore.
PROCEDIMENTO:
Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida.
Versare le farine ed il sale in una ciotola e mescolarli fra loro. Trasferirli su una spianatoia, aggiungere l’acqua e iniziare ad impastare.
Una volta amalgamati bene, l’impasto risulterà compatto e non soffice ed elastico come, di solito, accade per gli altri tipi di pane: è proprio questa la caratteristica della farina di segale!
A questo punto, dare una forma al panetto, spargere sulla spianatoia un po’ di semi misti, passarci sopra l’impasto e far aderire bene i semi, compattando con le mani.
Trasferire il panetto nello stampo (vedi NOTE), coprirlo con un canovaccio umido e lasciar lievitare per, indicativamente, 7 ore.
Preriscaldare il forno a 200°.
Nella parte bassa del forno collocare un pentolino con dell’acqua calda, quindi infornare il pane per 35-40 minuti.
Sfornare e lasciare raffreddare.
NOTE:
- Per ottenere il classico pane di segale in cassetta, ho utilizzato lo stampo della Silikomart “Sandwich bread” che ha una trama perforata, ottima per far cuocere il pane in maniera uniforme, evitando la formazione della condensa. In precedenza, infatti, avevo provato lo stampo in alluminio da plumcake, ma non mi aveva soddisfatto perchè il pane era rimasto umido. Con lo stampo in silicone perforato ho risolto il problema!
Spero che questa ricetta ti sia piaciuta tanto da spingerti a replicarla. Qualora lo facessi, ricorda di taggarmi su Instagram con #lapulcenellorecchio.