LUPINI IN SALAMOIA FATTI IN CASA
Prima del “tempo tiranno”, dello snobbismo da pancia piena e del dimenticatoio c’erano loro: le ricette povere, quelle che consentivano di preparare tutto in casa, quelle dettate dalla necessità e dalla fame.
C’è stato un tempo in cui i legumi erano alla base dell’alimentazione dei più, ovvero di tutti coloro che non potevano permettersi il lusso della “carne”, privilegio per pochi.
Poi è arrivato il vento fresco del cambiamento che ha sovvertito gli ordini e portato il benessere; così, la voglia di affrancarsi dal passato ha fatto commettere qualche errore, nel nome del progresso e dell’emancipazione.
In questo momento, consci dell’ abbaglio, stiamo tentando di rimediare: interrogando gli anziani di casa, riscoprendo vecchie sementi e imponendoci di rallentare i ritmi.
E in questo nuovo assetto quella che era la “carne dei poveri”, viene elevata a “cibo dei furbi”!
La ricetta dei lupini in salamoia è quella collaudata di mia zia, che viene adoperata, in casa nostra, da non so quante generazioni. Come tutte le donne che vantano una certa esperienza in cucina, lei non è vincolata alle dosi e alla bilancia, ma fa tutto “ad occhio”, senza mai sbagliare un colpo!
Può essere destabilizzante, ma non trattandosi di una ricetta di pasticceria, possiamo provare ad allenare l’occhio e a cucinare “a sentimento” i nostri lupini in salamoia.
INGREDIENTI:
- Lupini;
- Acqua;
- Sale grosso;
- Tanto Amore.
PROCEDIMENTO:
Mettere i lupini secchi in ammollo per 3 giorni, avendo cura di cambiare l’acqua ogni giorno.
Trascorso il tempo indicato, scolare i legumi e sistemarli in una pentola capiente, coprirli con dell’acqua a temperatura ambiente e avviare la cottura. Considerare 10 minuti dall’inizio del bollore (la buccia dei lupini dovrà prendere colore); spegnere il fuoco e lasciare raffreddare i legumi nella stessa acqua di cottura.
A questo punto, scolarli, trasferirli in una ciotola e coprirli di acqua. I primi 3 giorni i ricambi di acqua dovranno essere frequenti, in seguito, invece, sarà sufficiente farlo una volta al giorno.
Lasciare i lupini in ammolo fino a quando non si saranno addolciti; occorreranno dai 10 ai 15 giorni.
Quindi, scolarli e trasferirli in una ciotola che abbia il coperchio, cospargerli con in sale grosso e rimestarli.
Aggiungere un po’ di acqua e conservare in frigorifero. Prima di consumarli, sciacquarli per eliminare il sale in superficie.
NOTE:
- La zia di cui ti parlo è Concetta, la sorella di Rosa, l’ideatrice delle buonissima “Giardiniera” fatta in casa. Eh sì, in famiglia siamo tutti appassionati di buona cucina!
- Anticamente, la ricetta dei lupini prevedeva l’impiego della cenere durante la cottura. Bastava metterne un pugno in uno telo pulito, chiuso con un nodo e aggiunto nella pentola insieme all’acqua fredda.
- Ho utilizzato questi legumi per fare delle morbidissime polpette con verdure. La ricetta delle polpette di lupini con spinaci, la trovi cliccando qui.
Spero che questa ricetta ti sia piaciuta tanto da spingerti a replicarla. Qualora lo facessi, ricorda di taggarmi su Instagram con #lapulcenellorecchio.
Ciao,
ho preparato alcune volte i Lupini seguendo le Ricette “conoscenti”.
Purtroppo ogni volta, finito la procedura, mi si sbuccia la buccia appena le tengo in mano
per morderli con gl´incisivi.
Faccio qualche errore?