CASATIELLO VEGANO
Durante gli anni universitari ho scoperto che, in alcune regioni italiane, la domenica di Pasqua inizia con una ricca colazione salata.
Morbide brioche e torte con erbette, sono le preparazioni ideali!
Quest’anno bisognerà far posto anche al casatiello, ma solo se debitamente rivisitato!
Si tratta di una ciambella rustica, dal ripieno ricco e godurioso, immancabile nel menù di Pasqua delle cucine napoletane.
Come è naturale che sia, ogni famiglia ha la propria ricetta; io ti lascio la mia, che non è né campana né della tradizione, ma che, con una serie di trucchetti (vedi NOTE), ha finito per assumere la veste ed il sapore inconfondibile del classico casatiello napoletano.
Con tanta, tanta fortuna potrebbe avanzarne qualche fetta, da servire come antipasto per il pranzo di Pasqua… e no, per Pasquetta bisognerà rifarlo!
INGREDIENTI:
- 600 gr di Farina Maiorca;
- 300 ml di Acqua a temperatura ambiente;
- 30 gr di Margarina vegetale a temperatura ambiente;
- 30 ml di Olio di semi leggero;
- 15 gr di Sale;
- 8 gr di Lievito di Birra;
- 5 gr di Zucchero;
- Tanto Amore.
per il ripieno:
- 200 gr di Tofu Affumicato Taifun;
- 150 gr di Violife;
- 50 gr di formaggio Sayve;
- 25 gr di Lievito alimentare;
- 1 cucchiaino di Pepe nero;
- 1 cucchiaino di Paprika affumicata;
- 1 stampo per ciambella a forma conica da 26 cm;
- 1 strofinaccio lavato senza detersivo e ammorbidente;
- Tanto Amore.
PROCEDIMENTO:
Sciogliere il lievito di birra nell’acqua a temperatura ambiente.
Nella ciotola della planetaria versare l’olio, l’acqua con il lievito e lo zucchero; mescolare per pochi minuti.
Montare il gancio ad uncino e, con l’impastatrice a velocità minima, aggiungere la farina a cucchiaiate, la margarina a pezzi e, per ultimo, il sale.
Impastare per una decina di minuti: l’impasto è pronto quando diventa una massa compatta, liscia ed omogenea che non si attacca alle pareti della ciotola.
Lasciare l’impasto nella ciotola della planetaria; sistemarla nel forno preriscaldato a 25°e far lievitare per, indicativamente, 5 ore.
Nel frattempo, preparare il ripieno: grattugiare il formaggio Sayve e tagliare, a cubetti irregolari, il tofu affumicato ed il formaggio Violife.
Accendere il forno a 25° e ungere lo stampo per ciambella con la margarina vegetale.
Riprendere l’impasto e sistemarlo su un foglio di carta forno spolverizzato con la farina. Delicatamente, con le mani o con il mattarello, allargare l’impasto per ottenere un rettangolo di 40*30 cm.
Spolverizzare metà del formaggio alimentare sull’impasto; aggiungere, nell’ordine, il pepe, la paprika affumicata, il tofu ed i formaggi vegetali; terminare con il resto del lievito alimentare.
Inumidire, con dell’acqua, il perimetro del rettangolo: questo accorgimento consentirà di sigillare perfettamente i tre lati del salsicciotto che si verrà a formare.
Adesso non resta che arrotolare l’impasto, partendo dal lato lungo, senza stringere troppo, e continuare aiutandosi con la carta forno. Sigillare bene le estremità del salsicciotto e sistemarlo, con molta delicatezza, nello stampo unto.
Mettere il tutto nel forno, per la seconda lievitazione: occorreranno dalle 2 alle 3 ore perché l’impasto raddoppi di volume.
Preriscaldare il forno a 200°. N.B.: In questo momento devi prestare massima attenzione alla temperatura della stanza, per evitare che uno sbalzo di termico rovini la lievitazione. Accendi tutti i fornelli del piano cottura e, se non sufficienti, accendi una stufetta e lascia che la stanza si riscaldi, prima di prelevare il casatiello dal forno. Ti sembrerà eccessivo, ma diverse volte ho visto sgonfiarsi i lievitati proprio per questa leggerezza. Trattandosi di lavorazioni lunghe, perdere il proprio lavoro per una negligenza simile è davvero mortificante!
Una volta raggiunti i 200°, infornare il casatiello per 60 minuti e abbassa subito la temperatura a 170°.
Trascorsa la prima ora, abbassare ulteriormente la temperatura a 150° e proseguire la cottura per altri 15 minuti.
Sfornare il casatiello, coprire la superficie con uno strofinaccio umido, lavato senza detersivo e ammorbidente, e lasciar raffreddare completamente.
Trasferire su un piatto da portata e servire.
NOTE:
- Se non hai la farina maiorca, puoi sostituirla con lo stesso quantitativo di farina di grano tenero.
- Se, per mancanza di tempo, è difficile reperire il formaggio Sayve, puoi bilanciare i sapori sostituendolo con 25 gr di lievito alimentare, 15 gr di Violife e aumentando un po’ la dose di pepe nero e paprika.
- A proposito, ma lo sai che la paprika affumicata, combinata con il pepe o il peperoncino, è in grado di riprodurre il sapore degli affettati? In questa ricetta, al primo morso, ti sembrerà di mangiare una brioche ripiena di pancetta affumicata! Un ottimo espediente se sei vegan da poco e ti mancano determinati sapori.
- Come sempre, ti ricordo che i minuti di lievitazione e cottura sono indicativi. Per la lievitazione, con l’esperienza, ti farai guidare dagli occhi e dall’olfatto; stesso discorso vale per la cottura in forno: la vista e il profumo (ma anche la puzza di bruciato!!!) saranno maestri severi! Se in cottura hai l’impressione che la ciambella si stia colorando troppo, coprila con un foglio di carta stagnola. Se, al contrario, non ti sembra del tutto cotta, prosegui la cottura, monitorando i progressi.
- Nell’ottica della rivisitazione delle ricette tradizionali, ti suggerisco la “pastiera vegana“: come per il casatiello, il risultato è stato pressochè uguale all’originale!
- Se stai cercando idee per comporre il tuo menù di Pasqua, puoi lasciarti ispirare dalle mie proposte: scorri verso il basso e seleziona “Menù di Pasqua” fra le categorie che trovi nel menù alla tua destra. Dall’antipasto al dolce, sarò felice di accompagnarti in un meraviglioso mondo di sapori e colori!
Spero che questa ricetta ti sia piaciuta tanto da spingerti a replicarla. Qualora lo facessi, ricorda di taggarmi su Instagram con #lapulcenellorecchio.
Lo amo follemente ma non è alla mia portata. Mi sacrifico a sognarlo la notte…
Ciao Gabriella!Macchè, niente è impossibile! L’unico accorgimento, quando si parla di lievitati, è munirsi di santa pazienza e non avere fretta! Hai un anno di tempo, fino alla prossima Pasqua, per esercitarti, magari con una preparazione più semplice! Dai che ce la farai!!! Ti abbraccio, Maria Tina