LA SOFFICE ANGELICA

LA SOFFICE ANGELICA

Un abbraccio di morbida brioche con crema ed uvetta, senza latticini nè uova.

INGREDIENTI:

LIEVITINO

  • 135  gr di Farina manitoba;
  • 7 gr di Lievito di birra fresco;
  • 75 ml di Acqua tiepida.

IMPASTO

  • 250 gr di Farina manitoba;
  • 200 gr di Farina 00;
  • 75 gr di Zucchero semolato;
  • 120 ml di Latte di soia tiepido;
  • 120 gr di Yogurt di soia;
  • 120 gr di Margarina vegetale;
  • Margarina da spennellare sul dolce;
  • 1 cucchiaino di sale;
  • 75 gr di Uvetta;
  • Succo di un’arancia;
  • 10 ml di Liquore tipo Vin santo;
  • 1 dose di Crema alla vaniglia;
  • Tanto amore.

PROCEDIMENTO con la macchina del pane:

Preparare il lievitino facendo sciogliere il lievito nell’acqua tiepida.

Inserire nel cestello della macchina del pane l’acqua con il lievito e la manitoba.

Selezionare il programma “Impasto per pasta” (nel modello Kenwood BM250 corrisponde al tasto 9) della durata di 15 minuti. Trascorso il tempo indicato, lasciare lievitare per un’ora, al riparo da correnti.

Procedere con l’impasto aggiungendo nel cestello (dove si trova il lievitino) prima gli ingredienti liquidi ovvero il latte tiepido, lo yogurt e la margarina a temperatura ambiente, lo zucchero, le farine e, in ultimo, il sale.

Selezionare il programma “Impasto” (nel modello Kenwood BM250 corrisponde al tasto 8) della durata di un’ora e trenta minuti. Trascorso il tempo indicato, prelevare la massa, trasferirla in una capiente ciotola di vetro e lasciare lievitare per almeno un’ora, al riparo da correnti.

Nel frattempo ammollare l’uvetta nel succo d’arancia e liquore.

Riprendere l’impasto e porlo sulla spianatoia coperta di carta forno. Con l’aiuto di un mattarello, stenderlo fino ad ottenere un rettangolo di 30*54 cm; farcirlo con uno strato omogeneo di crema alla vaniglia e l’uvetta ammollata e strizzata.

Arrotolare dal lato più lungo; tagliare il salsicciotto ottenuto a metà, nel senso della lunghezza, lasciando, però, i primi 3 cm uniti. A questo punto, procedere col comporre la treccia accavallando i due filoncini, tenendo il lato tagliato verso l’alto. Ricapitolando, il filoncino che si trova a destra andrà sovrapposto a quello di sinistra e così man mano fino alla fine. Fatto ciò, unire le due estremità della treccia fino ad ottenere una corona e porla su una teglia coperta da carta forno a lievitare per un’ora.

Per mantenere il vuoto centrale durante lievitazione, ho adoperato un contenitore per alimenti con le pareti unte d’olio.

Preriscaldare il forno.

Togliere il contenitore dal centro della corona, spennellare il dolce con della margarina fusa e infornare a 180°per i primi 10 minuti; abbassare la temperatura a 160° e proseguire la cottura per altri 25 minuti. Monitorare la cottura e, se necessario, coprire il dolce con della carta stagnola, dopo i primi 15 minuti, per evitare che il dolce bruci in superfice e rimanga crudo all’interno.

Sfornare e lasciare raffreddare completamente.

NOTE:

  • La ricetta è quella delle Sorelle Simili, poi presentata in tv da Anna Moroni; la loro versione, però, prevedeva burro, latte e uova che io ho sostituito con margarina, latte e yogurt di soia; inoltre, ho ridotto la quantità di lievito (da 13 gr a 7gr) ed aumentato il tempo di lievitazione.
  • L’Angelica può essere farcita anche con marmellata o crema di nocciole ;
  • Per praticità ho utilizzato la macchina del pane, ma l’impasto può essere lavorato anche a mano, con tanto olio di gomito e pazienza. Procedi così: per il lievitino, in una ciotola metti la manitoba, l’acqua ed il lievito, amalgama e lascia lievitare per un’ora. In un’altra ciotola versa la farina, il latte tiepido, lo yogurt ed il sale e inizia ad impastare. Aggiungi la margarina, continuando ad impastare finchè l’impasto non si staccherà dalle pareti della ciotola. Rovescialo sulla spianatoia ed unisci il lievitino, impasta finchè i due impasti non si saranno ben amalgamati. Poni l’impasto in una ciotola e lascia lievitare per due-tre ore;
  • Con queste dosi ho ottenuto una corona veramente grande; se vuoi un dolce dalle dimensioni più contenute, puoi anche dimezzare le quantità.

Spero che questa ricetta ti sia piaciuta tanto da spingerti a replicarla. Qualora lo facessi, ricorda di taggarmi su Instagram con #lapulcenellorecchio.

 

 

 

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