GOMASIO CLASSICO E ALLE ALGHE

GOMASIO CLASSICO E ALLE ALGHE

Il gomasio è un ottimo e salutare condimento tipico della cucina giapponese e molto usato nelle preparazioni macrobiotiche. Si compone di soli due ingredienti: il sesamo ed il sale marino integrale.

Lo si usa a crudo, come sostituto del sale, per condire e conferire un gusto particolare alle verdure, alle buddha bowls e ai cerali in genere.

Ormai lo si trova, con estrema facilità, nella grande distribuzione, ma autoprodurlo comporta un dispendio di pochi minuti ed un risparmio economico importante, soprattutto per quello alle alghe.

Ti suggerisco, almeno una volta, di provarlo senza, però, commettere l’errore di volerci ritrovare la stessa sapidità del sale: nel gomasio, infatti, la proporzione fra sesamo e sale è di 7:1 pertanto esso ha un sapore solo leggermente salato e il suo utilizzo costante dovrebbe portarci, gradualmente, proprio a ridurre l’utilizzo del sale.

INGREDIENTI:

  • 7 cucchiai colmi di Sesamo;
  • 1 cucchiaio raso di Sale Integrale;
  • 1 foglio di Alga Nori;
  • Tanto amore.

PROCEDIMENTO:

In una padella antiaderente, versare il sesamo e farlo tostare. Per capire quando è pronto, basta prendere un cucchiaio pulito ed asciutto e passarlo fra i semi: se il sesamo rimane attaccato al cucchiaio non è ancora pronto e bisogna continuare la tostatura.

Terminata la cottura, togliere i semi dal fuoco e metterli da parte. Nella stessa padella versare sale marino e procedere alla tostatura che, anche in questo caso, richiederà pochi minuti, 1 o 2 al massimo.

Se si intende preparare il gomasio alle alghe, porre, nella stessa padella, il foglio di alga Nori e, anche in questo caso, farla tostare pochi secondi per lato.

La tradizione prescrive che il gomasio si ottenga schiacciando, con l’apposito pestello in legno chiamato surikogi, tutti gli ingredienti nel tipico mortaio in ceramica denominato suribachi, caratterizzato da pareti zigrinate. Mentre ti attrezzi per reperire in commercio il suribachi, puoi comunque preparare il gomasio utilizzando un banale frullatore: il risultato, ovviamente non sarà lo stesso, ma, almeno all’inizio, è un buon compromesso.

Trasferire il gomasio in un contenitore di vetro con chiusura ermetica e conservarlo, per una settimana, in frigorifero.

NOTE:

  • Un’altra variante prevede l’aggiunta della curcuma: dopo aver triturato il sale ed il sesamo, aggiungi la punta di un cucchiaino di curcuma;
  • Le dosi ed il procedimento sono quelle indicate dal Professor Berrino in questo video;
  • Infine, ti ricordo quanto importante sia l’utilizzo del sesamo, non necessariamente trasformato in gomasio, ma anche consumato in semi: è, infatti, un’ottima fonte di Vitamine B, E, T e D; è ricchissimo di minerali fra cui calcio, ferro, fosforo, magnesio e selenio; e, in ultimo, i grassi di cui si compone sono grassi insaturi Omega 6 e Omega 3: utili alleati nella prevenzione di malattie cardocircolatorie.

Spero che questa ricetta ti sia piaciuta tanto da spingerti a replicarla. Qualora lo facessi, ricorda di taggarmi su Instagram con #lapulcenellorecchio.

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